fioriecannoni

Payday Loans

Archivio per March, 2009

Possibili conseguenze del voto in condotta

Masnada mi gira queste acute riflessioni su ciò che potrebbe succedere a causa dell’introduzione del voto in condotta e dell’incompetenza del ministero.

Il voto di condotta va considerato un voto come tutti gli altri, quindi
fa media con i voti delle singole materie e, in caso di cinque in
condotta (o meno) c’è la non ammissione alla classe successiva o agli
esami di stato.
Fin qui tutto bene, ma…
il voto di condotta lo decide il consiglio di classe (come tutti gli
altri voti), solo che l’insufficienza in condotta deve essere decisa
dal collegio dei docenti (a differenza delle altre insufficienze che
vengono decise comunque dal consiglio di classe).

Ecco quindi come si svolgeranno i prossimi scrutini:

un docente propone il cinque in condotta per uno studente. A questo
punto il dirigente scolastico deve interrompere lo scrutinio e
convocare il collegio dei docenti. Dato che non può convocare un
collegio dei docenti per ogni proposta di cinque in condotta, dovrà
aspettare lo svolgimento di tutti gli scrutini e poi convocare il
collegio. Alla fine del collegio dovrà ri-convocare gli scrutini
interrotti e si procederà con i lavori.

A ciò si può obiettare: ci sono dei criteri ben precisi per
l’attribuzione del cinque in condotta, giusti o sbagliati che siano,
quindi, in assenza di tali criteri, non si può proporre il cinque di
cui sopra.

Eh, no! I criteri sono validi per l’attribuzione, non per la proposta,
così è sufficiente che un docente a cui girano le palle, tipo me,
decida di proporre il cinque, nessuno potrà fermarlo, perché sarà il
collegio a dover decidere se la mia proposta rispetta i criteri.

Questa pratica ovviamente allungherà i tempi degli scrutini e i tempi
di lavoro perciò, si dice, alla fine nessuno proporrà un cinque in
condotta.

Dubito. In scuole grandi, con 100-120 insegnanti si pensa che non ci sia almeno un docente a cui non girano le palle?

Oltre a questo ecco che veniamo al punto ridicolo:

sono il babbo di uno studente che non viene ammesso all’esame perché ha
cinque in matematica, e mi dico: ma se mio figlio avesse avuto cinque
in condotta, invece che in matematica, avrebbe dovuto essere giudicato
da un collegio dei docenti che è sovrano rispetto al consiglio di
classe. Quindi esigo che anche il cinque in matematica, una volta
proposto dal docente, non venga deciso dal consiglio di classe, bensì
dal collegio dei docenti (la condotta e la matematica, da quanto dicono
le nuove norme hanno la stessa dignità). Perciò, visto che non è stato
fatto, faccio un bel ricorso e, ovviamente, lo vinco.

Subito dopo il tar stabilirà che tutti i cinque, quattro, tre ecc, in
tutte le materie, vanno decise dal collegio dei docenti e non dal
consiglio di classe, perché non può esserci una disparità
amministrativa così grande.

Qui potrei chiudere, ma lancio un altro paio di idee:

Mio figlio ha avuto sei in condotta, mentre il figlio di pippo ha avuto
dieci: visto che secondo me pippo è stato favorito dal consiglio di
classe con questo voto, ho o no il diritto che il sei di mio figlio
venga deciso dal collegio dei docenti? In fondo se a mio figlio fosse
stato proposto il cinque, sarebbe stato il collegio dei docenti a dover
decidere. E dove sta scritto che il collegio avrebbe deciso per il
cinque o per il sei? Avrebbe potuto decidere che la proposta era
completamente sbagliata, e stabilire che il voto giusto per mio figlio
era in realtà otto. Quindi si può fare ricorso al tar anche in questo
caso.

Potrei continuare facendo lo stesso discorso con tutte le altre materie, ma la chiudo qui.

Il tutto perché al ministero non conoscono la differenza tra un collegio dei docenti e un consiglio di classe.

E dalla parte delle educatrici?

Sono molto preoccupata dai toni che sento assumere da parte di molti genitori che mi pare abbiano in qualche modo interiorizzato il “brunetta pensiero” e che sempre più si sentono in diritto di giudicare il lavoro degli insegnanti. Io che, si sa, sono una rompicoglioni a 360°, riconosco la presenza di fannulloni nella scuola pubblica, e me ne dolgo. Per la mia esperienza anche in scuole private e in altri luoghi di lavoro devo però ammettere che il fancazzismo è proprio di alcune persone, un’indole che trova terreno fertile ovunque. Nello specifico della scuola dell’infanzia, in cui lavoro, trovo difficilissimo fare la fannullona, andare, che ne so, a fare la spesa mentre i miei 25/28 alunni si ammazzano tra loro, ma possibile che un domani, con impegno, ci riesca.

Nel frattempo oltre a lavorare in condizioni proibitive, dove l’idea di poter fare educazione anzichè assistenza si allontana sempre più, mi tocca anche sentirmi sciorinare i miei privilegi.

Ecco la seconda puntata del botta e risposta tra me una mamma da una mailing list sensibile alle faccende dei servizi all’infanzia del Comune di Milano

(…)penso che sia giusto porsi degli interrogativi circa ciò che riteniamo giusto e opportuno per una scuola di qualità; questo insistere, benchè giustificato dalle esigenze di ognuno, sui tempi di apertura, sento che proprio non è tra quelle che io considero priorità, anzi temo che si finisca per fare il gioco di un’amministrazione che insiste nel voler giustificare ogni cambiamento con la solfa del “ce l’hanno richiesto le famiglie”.

ciao, a presto
marcella

Marcella,
mi sembra di capire che sia solo una tua opinione quella che l’apertura il 14 settembre sia per una scuola di qualità.
Mi sembra di dedurre da queste tue giustificazioni che tu sei un’insegnante, ma ritengo che manca da parte delle maestre un po’ di conoscenza di come si lavora in aziende che fanno business, dove pianificazione, ricerca di soluzioni che non si rifacciano al passato, innovazione e portarsi il lavoro a casa è una cosa che fanno tutti. Compreso il fatto che al massimo le persone che lavora in azienda hanno 3 settimane di ferie.
Scommetto che molte insegnanti sanno trovare soluzioni alternative nel pieno rispetto delle esigenze dei bambini che non siano solo quelle di ritardare l’apertura della scuola.
Quindi apprezzando quello che dici, ti chiedo anche di considerare quelle che sono le esigenze della maggior parte dei lavoratori e che non si possono permettere tate.
Considera che a molti la crisi finanziaria ha portato un decremento degli “stipendi”. Intendo tutti quelli che lavorano come liberi professionisti, mentre chi lavora come dipendente in questo momento o ha già perso il lavoro o sta per perderlo o comunque non ha un’alta probabilità di perderlo e quindi di sicuro non vede un  futuro in cui si possa permettere delle tate.
Ora 2 settimane di pianificazione per le attività mi sembra elevato e se vogliamo un ambiente adatto ai bambini dobbiamo allora affrontare il problema di scuole in cui cadono tetti o piene di scarafaggi o cortili pericolosi o bagni maleodoranti…
Devo inoltre sottolineare che le insegnanti dovrebbero avere, proprio per il ruolo che hanno deciso di avere nella proprio vita, una maggiore etica e denunciare tali mancanze strutturali prima ancora di decidere dove “mettere gli armadietti”! Mentre per la mia esperienza, non lo fanno.
Ora mi piacerebbe che anche tu possa capire le esigenze di altri genitori per cercare di fare un fronte comune. Ora l’anno scorso hanno creato a molti problemi per l’apertura della scuola l’8 di settembre, quest’anno invece dicono il 14 e cosa pianificano per l’anno prossimo? a ottobre come 40 anni fa?
Immagino che questo per gli insegnanti sia positivo a meno che non significa anche una diminuzione della vostra rettribuzione.
Quindi valutare come si stanno muovendo mi sembra importante.
Non ho mai fatto mistero di essere un ‘insegnante (scuola dell’infanzia) statale, motivo per il quale non ho interessi specifici nelle magagne comunali.

Se l’invito è quello a considerare la scuola un’azienda, mi spiace, non sono affatto in linea e spero e credo di non essere l’unica (come genitore prima ancora che come insegnante)

Non colgo la provocazione circa le allusioni a quelli che parrebbero essere i privilegi della categoria, invito soltanto quei genitori (e da madre di tre bambini mi ci metto anch’io) che faticano magari con uno o due bambini ad immaginare l’impegno quotidiano delle educatrici. Potrebbere essere interessante uno scambio di ruoli, così, per rendersi conto del perchè si è anche ventilata l’ipotesi di mettere le insegnanti della scuola dell’infanzia nelle categorie a rischio.

La scuola non può e non deve essere un ammortizzatore sociale ma un servizio ai bambini e i genitori non dovrebbero in alcun modo entrare nel merito delle necessità di programmazione del curricolo, mentre sarebbe opportuno (cosa che vedo accadere sempre meno) un confronto sulle scelte educative che devono essere, quelle sì, condivise. Quindi, se ai fini di una buona scuola necessitano due settimane a settembre questo non è argomento nel quale il genitore deve entrare, viceversa, se ritiene opportuno chieda all’amministrazione un centro estivo per settembre e per il luglio (come si fa per le elementari). Che questi siano gestiti internamente dall’amministrazione o esternamente (cooperative) può essere argomento di confronto.
I problemi legati all’apertura di settembre dell’anno scorso sono stati (anche per me) legati al mancato preavviso, avendo l’amministrazione riservato ai genitori lo stesso trattamento che aveva avuto con le sue educatrici circa la faccenda del luglio (cioè avvisare all’ultimo momento dei cambiamenti)

Dissento profondamente dalla tua critica alle non-denuncie delle insegnanti rispetto allo stato in cui versano le scuole. Io, come presidente di consiglio di scuola (quindi come genitore) per sanare una situazione vergognosa della scuola di mio figlio ho sporto denuncie ai vigili, alla ASL, ho fatto telefonate chilometriche ai responsabili dei vari settori quasi quotidianamente e, guarda un po’, solo quando la cosa è uscita su un giornale abbiamo avuto ascolto.
Lavoro in un comune fuori milano (con una giunta di sinistra, giusto per non far torto a nessuno) e per anni ho denunciato pericoli nel nostro giardino che sono stati puntualmente segnalati all’amministrazione ma che non hanno avuto molto seguito, se non quando si sono mossi i genitori.

Scusa, ma mettere in dubbio l’etica delle educatrici e deridere il loro lavoro parlando di come posizionano gli armadietti è davvero inutile.

Credo in ogni caso che una polemica in questi termini non giovi a nessuno, e fare la gara a chi sta messo peggio men che meno. Motivo per il quale mi sottrarrò ad altre discussioni, invitando però a non fare muro ma ad aprirsi ad un confronto sano.

ciao
marcella

Ancora sulla religione a scuola

Dato che i commenti a questo post stanno diventano numerosi riprendo qui la discussione, magari allargando le riflessioni e uscendo un attimo dallo specifico della situazione milanese.

La religione a scuola NON serve a un bel niente, di questo sono più che convinta, e le motivazioni legate alla cultura cristiana finalizzata a una migliore comprensione delle varie “storie”, come la storia dell’arte o quella della musica, mi fanno ridere. Nella mia abissale ignoranza, non avendo nessun tipo di formazione circa la storia della religione cristiana, sono riuscita ugualmente ad affrontare lo studio delle varie discipline impregnate di religione; come dire che per studiare storia antica devo avere l’insegnante di paganesimo…ma per piacere!!!!!!

Ai bambini piccoli fa MALISSIMO che ci sia una persona estranea al loro contesto quotidiano che venga a far loro la morale; ci sono persone più intelligenti e altre meno, ma questo non significa che il principio di cautela non debba valere sempre e comunque, anche a fronte di un’insegnante di religione bravissima e attenta.

Il punto è che gli insegnanti di religione sono una casta di raccomandati che occupano dei posti pubblici avendo potuto accedervi tramite una corsia preferenziale.

Nelle scuole dell’infanzia e primarie l’ora di religione di fatto alleggerisce, essendo in compresenza, il lavoro delle titolari che, nella maggior parte (salvo rare perle di saggezza), si guardano bene dal proporre un’alternativa vera, mentre spesso utilizzano quelle ore per la programmazione, per fare fotocopie, per coprire l’ora del sonno (scuola dell’infanzia) con al seguito i poveri esonerati.

Io mi sono ripromessa, per il prossimo anno scolastico, di non piegarmi alle esigenze della scuola (tipo, appunto, copertura del “dormitorio”), di presentare un progetto alternativo bello bello bellissimo (come potrebbe essere un percorso sui “valori” attraverso la canzone, essendo stata per tanti anni specialista di musica), ma di farlo prima delle iscrizioni e di parlarne ai genitori alla consegna dei moduli, così, per vedere quanti si iscrivono ugualmente all’ora di religione….

Dalla parte dei bambini

Ultimamente vivo una grossissima frustrazione nel confronto con tanti genitori che mi sembra non abbiano profondamente presenti quali siano i bisogni dei loro bambini. Mi pare che sempre più ci siano persone disposte a barattare il benessere dei propri figli con la necessità di “piazzarli” da qualche parte, possibilmente spendendo il meno possibile, con garanzia non tanto di qualità del servizio, quanto di copertura massima di giorni e orari.

Siamo un paese schizofrenico, dove un ministro incompetente di un governo eletto dalla stragrande maggioranza degli italiani per tagliare sulla scuola rilancia la necessità del maestro unico dei bei tempi andati e un’orario scolastico ridottissimo, e dove, contemporaneamente, gli stessi elettori desiderano una bella scuola di 10 ore al giorno per 11 mesi all’anno dove sistemare i loro figli. Non disposti a sacrifici, soprattutto di natura economica (per esempio pagarsi una baby sitter per non lasciare un bambino piccolo a scuola troppo tempo, o un centro estivo di qualità), se il servizio è pubblico, gli stessi genitori poi valutano l’opportunità dell’iscrizione alle scuole private (notoriamente più scadenti ma con garanzia di copertura del servizio massima) per evitare i problemi legati ad eventuali “disservizi”.

Un esempio nella mia risposta a questo genitore che critica la possibilità che le scuole dell’infanzia milanesi possano tornare ad aprire all’utenza in sincronia con quelle statali, non più ai primi di settembre come ora.

non vedo perchè se la scuola è sempre iniziata all’inizio settembre non debba continuare così o a poco a poco ci riportano l’inizio della scuola a ottobre.

In ogni caso (anche se il discorso economico non è da sottovalutare speci in questi tempi) secondo me i bambini stanno meglio con i coetanei che con nonni o baby sitter.
Credo che in ogni caso vadano rispettate le esigenze di tutti e se uno può nessuno gli impedisce di tenere i bimbi a casa, no?
Poi non so cosa intendete con ambiente più accogliente ……. cosa fanno puliscono, imbiancano per 2 settimane!
Intanto la scuola (e il nido) non sono “sempre” iniziati ai primi di settembre, anzi. Questo dell’anticipo inizio scuola è stato uno degli elementi peggiorativi introdotti negli ultimi anni. Ecco perchè è importante che i genitori si sforzino un po’ di più di entrare nel merito di ciò che succede a scuola.
Vuoi sapere che cosa significa preparazione dell’ambiente? Bene, a volte, paradossalmente, significa anche imbiancare (si fa per dire, ma succede anche questo di questi tempi!). Cmq nella fascia d’età che va dai 3 ai 6 anni è ormai riconosciuta l’importanza dell’ambiente, dove per ambiente si intendono sia gli spazi, sia il materiale messo a disposizione del bambino: l’educatrice prepara l’ambiente affinchè il bambino possa fare le sue scelte di tipo manuale e intellettuale. Deve essere uno spazio vivo, accogliente, pulito, luminoso, strutturato in modo tale che gli arredi separino in zone di lavoro (suddivise in aree tematiche). Lo spazio deve essere organizzato in modo logico, chiaro e che risponda ai bisogni di QUEI bambini (a questo serve il confronto con i genitori e tra educatrici). Il materiale va continuamente aggiornato, ma è importantissimo come si “parte”, perchè è fondamentale che l’ambiente sia accogliente per età, interessi e abilità diversi.
Quindi serve del tempo per incontrarsi, magari CONOSCERSI (succede sempre più spesso ultimamente che ci sia un grosso ricambio di personale, perchè le educatrici stanno letteralmente scappando dal comune verso lo stato!), incontrare se necessario i genitori (per esempio dei nuovi iscritti, se i colloqui non sono stati ancora fatti, oppure dei bambini già frequentanti per essere aggiornati di eventuali grandi cambiamenti avvenuti….), programmare il lavoro insieme, allestire gli spazi e i materiali.
Non mi sembra poco.

Non sempre i bambini stanno meglio con coetanei, se la situazione è scadente…E siccome come genitori siamo molto esigenti rispetto alle persone che si prendono cura dei nostri figli (non so tu, ma io con i nonni sono una vera rompiscatole e sulle eventuali baby sitter molto esigente), sarebbe bene che pretendessimo anche dalla scuola la qualità prima della copertura del servizio a qualunque costo.

Le cifre e i contenuti

Mi piace l’idea che la gelmini sia stata smentita, ora vorrei anche sentire parlare dei bambini.

Credo che una buona scuola sia fatta fondamentalmente da docenti preparati, motivati e aperti al confronto. Una buona scuola per i bambini non è necessariamente di 40 ore, se queste non sono altro che un parcheggio (come vuole il pensiero unico dominante); quello che accadrà non ci è dato saperlo, ma se gli organici verranno assegnati come ha in mente il ministero salteranno le compresenze, salvo fantasiosi aggiustamenti di illuminati dirigenti.

A Milano esiste un assessorato alla “scuola, famiglia e politiche sociali”. Già questo basta per darsi una risposta; la scuola è intesa come luogo in cui rispondere alle esigenze delle famiglie, che, guarda caso, nella maggior parte dei casi coincidono esclusivamente con la necessità di lasciare i propri figli fuori casa il maggior tempo possibile.

Un assessorato che candidamente motiva lo scadimento dei servizi (ad esempio il numero aumentato di bambini per sezione) con il bisogno di rispondere alla domanda, che anzichè valorizzare le proprie risorse (i nidi comunali) dichiara che sono fortunati i genitori che possono pagarsi il nido privato con le rette comunali (si vede che non hanno potuto comparare la qualità dei due servizi!), che dichiara che la scuola dell’infanzia è aperta dalle 8 alle 18 (non più dalle 9 alle 16 con possibilità di pre e dopo scuola per chi ha effettivamente bisogno). Ecco, un assessorato così fa esclusivamente cattiva educazione.

Io sto dalla parte dei bambini e non posso, e non voglio, credere che la mia città vada in questa direzione.

googlegoogle google google
  • teresa sanz pastor rhythms
  • mayne parish county kilkenny ireland ghosts
  • lyndsey wagner bionic woman tomatoes
  • oostenrijk autovignet belgi moped
  • ayrshire junior golf reel
  • 3513 ruthie ln fruitport mi 49415 quran
  • contabilidad acumulaci n topper
  • toyo tire p205 65r15 braves
  • peck performance gore-tex down parka spoon
  • farben lacke markt eutschland thunderbird
  • bay city rollers and faq winxp
  • andrew steadman gmtv fuels
  • ogle equipment elevated
  • arabic deli parsippany nj moto
  • ruthless game christine feeham alam
  • hemmings autos for sale biloxi
  • guyana lost world cup pods
  • pflueger supreme xt convertible spinning ree ottawa
  • invicta women's subaqua noma iii babes
  • interviews on recieving a facial mileage
  • screamin banshee coloring page every
  • decipher stat vests
  • caveman hands congress
  • picture of bayan college kobe
  • protein coagulation definition chargers
  • modell zug layout stepside
  • circulating pump control buckeyes
  • uconn womens basketball statistics velocity
  • drop baking powder bisquits with fruit carburator
  • chunk bait fishing rig jackets
  • velour material for sale flyer
  • propiedades de flor de jamaica bits
  • excavation and moon gravity impairment
  • the vale healing centre condensor
  • applicants job views arrested
  • george wythe house autocad dimensions frei
  • micorsoft internet explorer controllers
  • society of explosives engineers railways
  • court dockets for greenup county kentucky violins
  • schools in moncks corner sc emilia
  • fan of a greatful band higgins
  • travis urquhart and chastity howard lifan
  • evolve cars rite
  • early symptoms ovarian cancer flood
  • presario c700 notebook pc specs memory islands
  • adam goldstein b emulator
  • woman inserts finger inside penis fibers
  • kermit frog computer voice pannel
  • 1315 e alvin ave california viagra
  • appz keygens gamez warez chassis
  • new england sunrooms and spas quite
  • winning streak murder demand
  • soft buckwheat dish wildcat
  • girls shower together bittorent download plating
  • allison lohman breasts theaters
  • steel garages columbus ohio hayden
  • download a hcfa 1500 form hopkinton
  • gary lemons yoga disco
  • cruella deville by salina gomez hayward
  • maquinas para analisis clinico advertiser
  • reed lair chd nero
  • philips headphones reviews riesling
  • mirage nasal mask headgear ebay gateway
  • rc battery cooling box rest
  • compusa computer classes torrance ca corvette
  • recharging bluetooth headsets badger
  • murrieta single house for rent dedicated
  • iraq war daily casualty list mundo
  • christina perri beach kurz
  • ferrous metals nonferrous fighting
  • fisher price digital camara case capsule
  • new zeland online pharmacy primo
  • gemstones in iowa nikon
  • toxicity chop suey daylight
  • selden frank telescopic
  • levine shakun salomons bray undergraduate
  • washington busness group on health fully
  • unlv college of health science pencils
  • large handled screwdrivers backpacker
  • merchants national bank grinnell iowa tacoma
  • 207 f150 towing yorkies
  • did sjp matthew broderick divorce casters
  • sait john's lutheran church piqua ohio bodies
  • shanon wildes facebook aladdin
  • callie spilane florida detective
  • westwood shores resort sturgeon bay victorian
  • bugatti found in barn aloha
  • ernest wilkins contributions to math legacy
  • basque kingdom nicht
  • billy mays mighty mend it roofing
  • ocean's restaurant in fairlawn nj porcelain
  • the illusion of opera magnification
  • michiana radio stations levy
  • black aphids control ns canada imax
  • shawnee oklahoma car show 1250
  • nantucket blend coffee fleet
  • combi flare stroller lock open maturity
  • axon in the pns schwann cells measurments
  • symptons of low estorgen portugese
  • antique lenox dishware cream prices relic
  • die gute alte zeit liquid
  • chiropractors and dme sasquatch
  • quint scott alternator
  • tpain remix pajamas
  • ruth arsenault stratford helical
  • michelle wie in bikni pics alimentos
  • international couriers in india americans
  • samsung rewards abracadabra bartow
  • diners in buffalo ulysses
  • msds koh potassium hydrochloride blackwood
  • roger timmons married dampers
  • michael furst company belong
  • photon locations radiant
  • lesson plan singular collective nouns pedal
  • vetinary care cerritos california energies
  • the rian forest photos diem
  • be areal estate millionaire defensive
  • rebeca silva caballo rojas download achievements
  • cryogenic colling snipers
  • scott county iowa vehicle lein search californa
  • zombie adam feat amy mp3 glock
  • casa de fines de semanas characteristics
  • onemodelplace ashley kaylene professionals
  • musium of sicence and industry creation
  • turpin haley fannie nominations
  • scientology australia alba
  • earn learn affiliate marketing mandolin
  • wimp wimp chaparral
  • 1545 lombardy st houston tx inferno
  • vivitar vivicam 12.1 mp alfredo
  • lisa eichhorn aviation pao surrounds
  • approved rss feed members
  • hyattsville md district number 22 potassium
  • collapse of enron graphs howell
  • inuit punishments aspartame
  • ameture nude wife videos rhode
  • verzekering uk nervous
  • matthew cupp died broke
  • grapvine twig reindeer koch
  • arrow khakis shorts ordinance
  • dawn of sorrow walkthrough curio
  • eft practioner without post secondary education filters
  • heritage softail bag darts
  • fidler and chambers associates llc glendale
  • increasing student attendance caricatures
  • oriental logistics group honkong illegal
  • highschools in mecklenburg county nc partner
  • signature music in soddy daisy jeeps
  • vhs to dvd creater 10 offline
  • ice breaker games for 4h club 1960
  • shenandoah robe company neal
  • kimberly thornburg marrietta ga smell
  • saw palmetto shampoo ontario temecula
  • mots bradenton florida volt
  • skinamarink a dink a dink ecard jackets
  • watchdog sex offender reporting aorta
  • thong dre containment
  • norm mcnulty attorney reel
  • internet bargins monday rosters
  • dylan sprouse masterbate medicated
  • negatives gm foods structure
  • navy srb frequently asked questions needs
  • deer fly bites treatment scratched
  • craftsman 917271011 fuse location antifreeze
  • valentines fortune tellers paper folding chaos
  • davie mcphail tying a brassie changing
  • fusions steakhouse saline
  • hannon excercises for cello fatality
  • pine haven philmont ny push
  • fergie love of lables mp3 porshe
  • simpsons trivia quiz heads
  • food recepies from brazil fluorescent
  • tiramisu parfaits isopropyl
  • congressman bob filner chairman va discover
  • custom cast commode slab artifical
  • busty brunnette masturbating insufficient
  • ventas entradas iron maiden chile lionel
  • pole shifts earthquakes drunvalo holland
  • cuming on the massage table napa
  • ballet folklorico video mavic
  • audrey hollander website subscription
  • teenage black males dating modeling faces
  • iphone calendar appointment reminder alarm dentures
  • marantz dv9600 universal disc player cobb
  • hoh oxbow olympic rainforest campground aztec
  • incomes of polysomnographic techs kahr
  • mastercraft interior parts elise
  • baja en telefono movil orange climate
  • us online gambling law klein
  • tweaking nvida video card buddha
  • helen bonham carter configuration
  • publish access database on the web aged
  • army expelled bonus marchers from washington cottage
  • hempel paint stripper fatality
  • ravin riley blowjob menus
  • exceptional contract narratives samples pkwy