Forza bambini, inquiniamo il mondo!
Pubblicato da Marcella De Carli
Di questi tempi tutti i Comuni si stanno muovendo in campagne “verdi”, dai vari “pedibus”, che invitano gli studenti ad usare il mezzo più ecologico per andare a scuola, le proprie gambe, alle varie “domeniche ecologiche”, dall’utilizzo dei pannelli solari negli edifici pubblici agli autobus elettrici.
Milano, città storicamente lungimirante, ha vinto la candidatura all’expò 2015 con il tema dello sviluppo sostenibile. Ottimo.
Ecco, allora qualcuno mi spiega come mai da anni ormai si assiste ad uno spreco davvero, quello sì, insostenibile, usando nelle mense di tutte le scuole di ogni ordine e grado della città stoviglie e bicchieri di plastica usa e getta?
Fino allo scorso anno lavoravo a Cesano Boscone, paese dell’hinterland milanese. I miei bambini avevano le loro tovaglie di stoffa (sempre pulite, tranquilli!) che imparavano a stendere sul tavolo e a piegare, apparecchiavano il tavolo con piatti e bicchieri di plastica dura che venivano quindi lavati.
Io, in bagno, facevo tenere ai bambini il loro bicchiere che veniva lavato da loro e settimanalmente si faceva un giro di lavapiatti in casa.
Oggi che lavoro in città mi ritrovo con tutte le stoviglie usa e getta di milanoristorazione, con i bicchieri di plastica in sezione e lo scottex al posto dell’asciugamano perchè la ASL dice che è più igienico.
Io dico che il concetto di igiene è evidentemente relativo e che basterebbe non ridurre i commessi nelle scuole e pulire di più i bagni perchè ci sia più sicurezza sulla salute dei bambini a scuola.
Detto questo, i miei complimenti alle educatrici delle scuola dell’infanzia che riciclano tutto il riciclabile nei cosiddetti “lavoretti”, così i bambini imparano a non sprecare….
5 Commenti »
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Sybille dice:
Pubblicato il 27 09 2009 alle 20:11
(sigh!)
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Marcella De Carli dice:
Pubblicato il 28 09 2009 alle 20:05
pensavo anche al fatto che qualcuno possa pensare che queste siano tutte misure in difesa della salute…bene, allora perchè da anni è stato tolto l’obbligo del certificato medico per il rientro dopo più di 5 giorni di assenza? Certo che è una gran rottura per genitori e pediatri, però io attualmente quando un bambino sta a casa mi devo fidare di quello che midicono i genitori. Se poi ha avuto una malattia infettiva e nessun pediatra l’ha visitato non lo sapremo mai. E ce la beccheremo tutti.
Chissà che cosa ne dicono le mamme e i papà angosciati dal rischio influenza suina….
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Paolo Borrello dice:
Pubblicato il 01 10 2009 alle 10:48
O.T.: ho scritto un nuovo post in cui sono contenute alcune mie valutazioni sui commenti al precedente post “Servono a qualcosa i blog?” e se lo ritieni opportuno sei invitato a leggerlo ed eventualmente a commentarlo.
Ciao a presto.
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Tina Festa dice:
Pubblicato il 09 10 2009 alle 19:07
Trovo questo articolo molto interessante soprattutto in questo periodo in cui si parla di influenze (di tutti i tipi). Sono un’educatrice della scuola dell’infanzia ed ogni giorno mi pongo le domande che tu poni e mille altre legate all’ecologia o all’educazione ed alle scelte delle scuole, dei comuni e di noi educatori e delle famiglie, scelte a volte molto contradditorie…
Ormani nelle scuole dell’infanzia non vi sono cucine e per motivi di igiene il pranzo arriva dall’esterno. Ogni giorno migliaia di contenitori in plastica vanno a riempiere le discariche in un comune come il mio (Matera) in cui non vi è ancora la raccolta differenziata. Arrivano le bottigliette di acqua : ma perchè mai se la nostra acqua è così buona e controllata di continuo? Non sarebbe meglio usare una brocca di acqua anche a scuola?
Purtroppo, mooooolto spesso, noi educatrici realizziamo lavoretti con materiale da riciclare per…. seguire la moda (ahimè)-
Riciclare - Ridurre - Ri-usare - deve diventare uno stile di vita che una volta appreso non deve essere più abbandonato. Ma a poco servono i progetti dedicati all’ecologia ed al riciclo se poi si torna a casa e non si può mettere in pratica ciò che si è appreso.
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Marcella De Carli dice:
Pubblicato il 03 11 2009 alle 15:43
tina, mi trovi pienamente al tuo fianco…Matera è una città meravigliosa, sono contenta (ho dato un’occhiata al tuo blog) che ci siano persone come te che lavorano perchè sia ancora migliore.