Archivio per la categoria 'Pensierini'
La valutazione in decimi a casa mia
Pubblicato da Marcella De Carli
E così ho ritirato la prima pagella con valutazione in decimi di mio figlio. Nonostante il sottolineare l’importanza, da parte delle insegnanti, del giudizio e non dei voti, nonostante fossi preparata a considerare l’eventuale equivalenza voto-giudizio (cioè, 6=sufficiente, 7=buono, 8=distinto, 9=ottimo), nonostante il mio intimo scarso interesse per la valutazione, ecco, nonostante tutto questo mi ha fatto davvero impressione.
IO ho le mie prime pagelle con i voti, e nel rivederle mi hanno fatto sempre l’effetto di qualcosa appartenente ad un mondo lontano e antico, un po’ triste.
I bambini, invece, se la vivono davvero molto di più come una competizione, il numero affascina e permette un confronto estremamente più diretto. Ed è inutile dire che i racconti di mio figlio, che in ogni caso ha recepito il concetto dell’importanza della valutazione relativamente a sè stessi, mi dicono di compagni che, in attesa delle insegnanti, si confrontavano (lui compreso) sulle pagelle. I bambini lo fanno. Lo fanno anche con i giudizi, figuriamoci con i voti!
La cosa carina è che Marte poi si è inventato delle gare, la migliore (anche per le insegnanti) è quella di chi fa silenzio più a lungo, e ha compilato al computer delle pagelle fantastiche per tutti i suoi compagni dando loro dei voti incredibili che vanno da 0 a un esorbitante 6000!
Eluana, che la morte ti sia dolce
Pubblicato da Marcella De Carli
Siamo coetanee, più o meno. E lo riconosco soprattutto dalle tue foto, quelle che ti ritraggono coi capelli lunghi e il ciuffo da un lato, con le sopracciglia folte. Andava di moda così in quegli anni, ce le ho anch’io delle foto mie simili.
Eluana, io in questi anni sono cresciuta, diventata donna, ho potuto viaggiare, amare, avere dei figli. Non è stato così per te.
Ed ecco come vive ancora oggi Eluana: i suoi occhi si aprono e si chiudono seguendo il ritmo del giorno e della notte, ma non ti vedono. Le labbra sono scosse da un tremore continuo, gli arti tesi in uno spasimo e i piedi in posizione equina. Una cannula dal naso le porta il nutrimento allo stomaco. Ogni mattina gli infermieri le lavano il viso e il corpo con spugnature. Un clistere le libera l’intestino. Ogni due ore la girano nel letto. Una volta al giorno la mettono su una sedia con schienale ribaltabile, stando attenti che non cada in avanti. Poi di nuovo a letto.
“Malgrado non soffra direttamente per il suo stato, dovrebbe essere chiaro a tutti che la sua condizione è priva di dignità. Di lei rimane un corpo privo della capacità di provare qualsiasi esperienza, totalmente nelle mani del personale che la assiste. La sua condizione è penosa per coloro che la assistono e che hanno ormai perduto da tempo la speranza di un risveglio e per i suoi genitori, che hanno perso una figlia ma non possono elaborarne compiutamente il lutto”.
Che la morte ti sia dolce. Contro chi non ti ama e che oggi ha tentato di fermare l’ambulanza buttandosi sul cofano.
Che la morte ti sia dolce. Che non giungano a te quelle voci ipocrite riunite in preghiera.
Che la morte ti sia dolce. Ti giunga l’amore di tutti noi che amiamo la vita. E che la rispettiamo.
Che la morte ti sia dolce. E che la vita ricominci per chi ti ama. Per sempre con te.
Non-riforma Gelmini & Co. raccontata alle mamme fuori da scuola
Pubblicato da Marcella De Carli
Sarà il caso di capire un po’ che cosa potrebbe accadere e che cosa accadrà. Con parole semplici.
Il mio bambino più grande, Marte (Matteo per gli ottusi), frequenta la seconda elementare in una scuola di Milano, modello tempo pieno. Ha due insegnanti contitolari, che significa che hanno pari responsabilità e pari peso sul percorso educativo della classe, dividendosi gli ambiti disciplinari ma definendo insieme modalità, tempi e iter di apprendimento. Vuol dire che sì si dividono in materie, ma che si confrontano, che osservano e riferiscono, che, nei momenti di compresenza (4 ore settimanali) lavorano insieme con la classe: possono attivare dei lavori di piccolo gruppo o seguire i bambini individualmente, fare laboratori e uscite. Ciascuna delle due lavora per un totale di 24 ore settimanali, di cui 18 da sola con la classe, 4 con la collega e 2 di programmazione.
Sebastiano (Tian per gli amici) andrà in prima l’anno prossimo e l’unica cosa certa per ora è che ancora non è iscritto. Per il resto quello che ci aspetta è confuso e preoccupante. Scampato il pericolo grembiulino adesso vengono le cose serie. La maestra prevalente che farà le sue 24 ore con la classe, l’altra (che ricorda tanto “quella del pomeriggio” degli anni ‘70) che ne farà 18, offrendo 6 ore all’organico della scuola . Cioè? E’ un’altra storia, un’altra filosofia…e non mi piace.
E da quello che si legge (ma la Gelmini ha imparato dal capo e quindi si afferma e si smentisce da sola un giorno sì e l’altro pure, quindi prendiamo con le pinze il tutto), dato che le compresenze non ci saranno più nemmeno in seconda, terza, quarta e quinta, la filosofia cambierà anche per i bambini che già frequentano. E non solo. Sarà facile anche che cambino gli insegnanti a causa della confusione che deriverà dalla revisione delle graduatorie provinciali.
Insomma, quello che è certo è che ogni scuola si attrezzerà con il personale che le verrà assegnato e lì starà ai Dirigenti, più o meno illuminati, e ai Collegi docenti inventarsi qualcosa perchè i nostri bambini possano continuare ad avere le loro insegnanti e magari anche qualcosina in più. Ci sono ipotesi che parlano di tempo pieno con le compresenze in prima e seconda e spezzatino invece nel secondo ciclo (terza, quarta, quinta). Altre che si immaginano orari diversi a seconda del periodo scolastico, con le compresenze per alcuni mesi e per altri no…
A me sembra ancora una volta che la gente se le voglia bere proprio tutte. E forse se lo merita. Se non fosse che continuo a credere che i figli non debbano pagare per le colpe dei padri.
Io, Torchiera, la Nannini e De Andrè
Pubblicato da Marcella De Carli
CENTRI SOCIALI: DE CORATO, AREA TORCHIERA PERICOLANTE (ANSA) - MILANO, 23
GEN - Dopo lo sgombero di ieri del Cox 18, il vicesindaco Riccardo De Corato prende posizione su un
altro centro sociale, la Cascina comunale Torchiera, occupata dal 1993, dove domani si terrà un
mercatino. «Mi chiedo - sottolinea De Corato - come si possano fare manifestazioni in un’area
abusiva che non rispetta gli standard di sicurezza visto che, oltre a essere pericolante, quel luogo
non ha servizi igienici nè allacciamenti per disporre di acqua potabile, come mi è stato segnalato dal
Consiglio di Zona 8. È possibile che il Comune, che è il legittimo proprietario, debba rimanere
impotente di fronte a una simile situazione? E se dovesse succedere un crollo dell’edificio - aggiunge
- chi dovrebbe rispondere dei danni?». «La buona notizia» per De Corato «è che domani invece si
chiude un vecchio capitolo: quello del centro sociale Le Pergola che dopo un’occupazione ventennale
restituisce alla proprietà lo stabile». «Auspichiamo che anche per altre realtà milanesi da decenni in
condizioni simili - conclude - si abbia il coraggio di mettere un punto a certe vicende» . (ANSA). GGD
23-GEN-09 18:43 NNN
Intanto la Pergola non era occupato, ma sotto regolare contratto d’affito. E Torchiera non è più pericolante grazie ai lavori eseguiti da chi l’ha vissuto e lo vive.
Ma serve mentire in campagna elettorale.
Parlando dei vari centri sociali milanesi che ho frequentato ammetto che non sempre mi sono sentita a mio agio. Io vengo dal poco più che proletariato e sono naturalmente “terra terra”, qualità che non sempre si coniugano con il mondo alternativo della mia città.
E però Torchiera è diverso. Intanto perchè è nato ai margini della metropoli, e questo, per una di Baggio, lo rende già più simpatico. E poi perchè si è sempre distinto per una vocazione artistica sana e aperta.
Io ho avuto il mio momento di gloria lì: serata in ricordo di Fabrizio De Andrè a un anno dalla morte.
Arrivo a concerto stra-iniziato, è pieno e non si vede nemmeno chi c’è sul palco su cui vengo letteralmente sbattuta con un “dai che non ne sanno più…vai e canta!” Riconosco qualcuno degli ottoni e qualche altra faccia nota, ma la Gianna non l’avevo mica vista. Evidentemente è un momento di panico (esaurimento del repertorio noto) e Lei mi dice “ne sai una?” “….?” “una canzone di de andrè!” “avete già fatto Dolcenera?”"no, come ti chiami?” “Marcella” “Bene….ED ORA MARCELLA CANTERA’ PER NOI A CAPPELLA DOLCENERA!!!!!!”
ARGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
Ma l’ho fatto. E credo sia andata benino. Che stronza la Gianna. E poi mi dice se conosco “am…i….”. Non si sente niente, non capisco niente e le dico “no”. E così lei attacca a cantare la sua “america” e io non ci posso credere, la MIA “america” e, insomma…io e la nannini che cantiamo insieme America!!!!!!!
Ovviamente il giorno dopo l’ho dovuto raccontare a tutti e il momento migliore è stato quando ne ho parlato sul ballatoio con la mia vicina e lei mi ha detto “Troppo forte la Nannini, le facevo le pulizie un po’ di tempo fa….”
Televizione: Bonolis da Maria De Filippi che andrà a Sanremo che….
Pubblicato da Marcella De Carli
O che bello! Bonolis ospite ieri sera dalla De Filippi (questo lo definirei lo zapping utile). E la maria nazionale che dice
“Il bello è che stasera qui si faccia un promo a Sanremo indipendentemente da Rai e Mediaset”.
Bene, con questa si decreta la fine di qualunque voce fuori dal coro che ancora tenti di parlare di conflitto di interesse. Tanto ormai il buon Silvio possiede tutto e, evidentemente, non teme neanche più di renderlo palese.
Regime.