Archivio per la categoria 'Pensieroni'
Potere del web
Pubblicato da Marcella De Carli
E’ iniziato tutto ad ottobre quando, in preda all’ansia da tagli gelmontiani, ho pensato ad un’alternativa alla mia vita, non solo milanese, quanto italiana. Così, due parole su google (”montessori spagna”) e sono capitata in un mondo nuovo. Lo stesso giorno una ragazza francese che vive a Valencia aveva aperto un thread sul forum di un sito dedicato ai genitori in cui si proponeva per un confronto sul metodo montessori…
Ad oggi i thread sono diventati quattro ed è stato aperto un blog e, cosa assai più interessante, ci sono stati già due incontri, due “charlas”, una a Madrid e l’altra, a cui ho appena partecipato, a Barcellona.
Chissà che anche in Italia non riesca a nascere qualcosa di analogo…
Il terremoto e lo sfruttamento dei bambini
Pubblicato da Marcella De Carli
Non ho voglia di parlare del terremoto. Troppo rumore, troppe parole, troppo falso coinvolgimento.
Ma una cosa la devo dire perchè mi sta facendo male e mi mette molta rabbia. Lasciate stare i bambini per favore.
Ho appena sentito a un telegiornale rivolgere loro domande del tipo “com’è ora la tua casa?” (ovvia la risposta di una bimba di sei anni “rotta”). Servizi che indugiano sui bisogni dei piccoli con il chiaro unico scopo di fare audience.
Bambini e ragazzini a cui viene data l’opportunità di sentirsi importanti facendo loro scimmiottare gli adulti, quando probabilmente il sentimento, data la differente percezione, sarà molto diverso. Mi ha fatto venire in mente il libro ‘la mia guerra’ in cui Elio Vittorini con sincerità racconta di come lui bambino percepiva e viveva l’arrivo della guerra, con quel misto di paura ma anche di desiderio (”finalmente anche noi avevamo la guerra!”)
I piccoli poi sono tutti uguali, ma nessuno parla dei bambini stranieri che non parlano la nostra lingua e che in questo dramma, spaventati e soli, non trovano i loro genitori e purtroppo non sanno dire i loro nomi.
Dopo l’assemblea cittadina ricominciamo a pensare ai bambini
Pubblicato da Marcella De Carli
Pioveva ieri sera. E a Milano stanno girando dei virus cattivissimi soprattutto tra i bambini (anche a casa mia). Per questo sono rimasta davvero sorpresa nel vedere la sala congressi della provincia comunque piena di persone, genitori ed educatrici, qualche personaggio politico (pochi) e persino qualcuno in rappresentanza dell’assessorato.
Ripartire dai bambini per dare un senso alle cose, forse è quello di cui abbiamo bisogno.
Credo che ciò che come genitori desideriamo sia sentire che dietro le scelte che vengono fatte per i nostri figli ci sia un pensiero, magari discutibile, non condivisibile, ma almeno qualcosa di motivato, non il nulla che attualmente ci stanno rifilando.
Il fatto, ad esempio, che si decida che per i bambini è fondamentale avere la propria educatrice di riferimento una volta arrivati a scuola può essere materia di discussione. Ma che sulla base di questo pensiero minimo si stravolga un’intera organizzazione mi sembra folle. E allora diventa legittimo il sospetto che si vogliano nascondere scelte “altre” con piccole proposte slogan, che ricordano tanto il grembiulino della gelmini.
L’inizio della fine per i nidi comunali?
Pubblicato da Marcella De Carli
Come volevasi dimostrare la chiara intenzione dell’amministrazione comunale di Milano è quella di privatizzare il privatizzabile e i nidi d’infanzia saranno i primi ad essere toccati. L’idea è quella di un buono del comune (lo stesso concetto del buono-scuola di formigoni per le scuole private) con il quale le famiglie possono accedere ai nidi privati. Questo significa disinvestire su un servizio pubblico che ha sempre funzionato e accreditare nidi privati che non danno la stessa garanzia di quelli comunali.
Quando ho sentito l’ex (è appena andato in pensione) direttore dei servizi all’infanzia gongolarsi dichiarando quale fosse la fortuna delle famiglie che potevano scegliersi il nido privato con i soldi pubblici ho capito l’aria che tira. Ma è mai possibile che uno parli indirettamente male di qualcosa che amministra?
l’articolo di zita dazzi su repubblica
Tutto come previsto
Pubblicato da Marcella De Carli
Dall’incontro avuto tra una delegazione di genitori e insegnanti del movimento anti-gelmini e alcuni rappresentanti del MIUR ecco il resoconto
Da sottolineare, come scrivevo qui, che i bambini che non si avvalgono dell’ora di religione avranno di fatto un tempo scuola inferiore! Ma è legale?