Archivio per la categoria 'Servizi infanzia milano'
Le cifre e i contenuti
Pubblicato da Marcella De Carli
Mi piace l’idea che la gelmini sia stata smentita, ora vorrei anche sentire parlare dei bambini.
Credo che una buona scuola sia fatta fondamentalmente da docenti preparati, motivati e aperti al confronto. Una buona scuola per i bambini non è necessariamente di 40 ore, se queste non sono altro che un parcheggio (come vuole il pensiero unico dominante); quello che accadrà non ci è dato saperlo, ma se gli organici verranno assegnati come ha in mente il ministero salteranno le compresenze, salvo fantasiosi aggiustamenti di illuminati dirigenti.
A Milano esiste un assessorato alla “scuola, famiglia e politiche sociali”. Già questo basta per darsi una risposta; la scuola è intesa come luogo in cui rispondere alle esigenze delle famiglie, che, guarda caso, nella maggior parte dei casi coincidono esclusivamente con la necessità di lasciare i propri figli fuori casa il maggior tempo possibile.
Un assessorato che candidamente motiva lo scadimento dei servizi (ad esempio il numero aumentato di bambini per sezione) con il bisogno di rispondere alla domanda, che anzichè valorizzare le proprie risorse (i nidi comunali) dichiara che sono fortunati i genitori che possono pagarsi il nido privato con le rette comunali (si vede che non hanno potuto comparare la qualità dei due servizi!), che dichiara che la scuola dell’infanzia è aperta dalle 8 alle 18 (non più dalle 9 alle 16 con possibilità di pre e dopo scuola per chi ha effettivamente bisogno). Ecco, un assessorato così fa esclusivamente cattiva educazione.
Io sto dalla parte dei bambini e non posso, e non voglio, credere che la mia città vada in questa direzione.
L’assessore Moioli al Consiglio di zona 7 di Milano
Pubblicato da Marcella De Carli
Ha dell’incredibile quanto è successo l’altra sera, 24 febbraio, in Consiglio di Zona, per un appuntamento rivolto all’ascolto dei cittadini da parte dell’assessorato alla famiglia, scuola, politiche sociali.
Intanto l’assessore è arrivata con più di un’ora di ritardo, ai cittadini è stato chiesto di parlare prima che lei arrivasse (è prassi che prima parli il popolo, ma così lei non ha sentito nulla di quello avevamo da chiederle), una volta presentatasi è partita per la tangente con la relazione dei suoi settori (con slide di grafici a illustrare l’andamento delle cose). Nonostante più di cento genitori la invitassero a parlare delle scuole dell’infanzia lei, sorda e scaltra, ha deciso di partire dagli altri settori (anziani etc…), cercando di prenderci per sfinimento. Qualcuno ha ceduto, ma i più hanno resistito (dalle 17 e 30 alle 22!) e atteso che alcuni consiglieri si facessero portavoce delle nostre istanze. La capacità della Moioli (e dei suoi collaboratori) di dribblare i problemi è eccezionale; persino a domanda diretta non si è riusciti ad ottenere risposte chiare.
Che cosa abbiamo capito?
1) La circolare per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia parla di scuola aperta dalle 8 alle 18, quindi non più di di orario 9/16 più prescuola e doposcuola
2) Ogni sezione avrà due educatrici
3) Alle 8 in ogni classe ci sarà un’educatrice di riferimento della sezione, l’ingresso sarà dalle 8 alle 9
4) Ai genitori è stato richiesto di firmare una nuova riconferma indicando l’orario che preferiscono per l’anno prossimo tra: 8/13,30 - 8/16,30 - 8/18,30
5) Non si è capito (e questo è il punto!) se questi moduli servono all’amministrazione per “farsi un’idea” del numero di iscritti per le varie fasce oppure se verranno create delle sezioni su base di frequenza oraria (l’assessore l’ha smentito)
5) Le DOA (dotazioni organiche aggiuntive, le ex jolly che prima erano una ogni tre sezioni) saranno calcolate sull’intera Direzione territoriale (questo dovrebbe in teoria aumentarle di numero) ma assegnate ad ogni singola scuola
6) Nella nostra zona il numero di nidi comunali, in gestione diretta e con personale assunto dal comune, è inferiore a quello dei vari nidi convenzionati, in cui il servizio è delegato ai privati: il direttore di settore richiedei ha sottolineato la fortuna delle famiglie che possono pagarsi il nido privato con la retta comunale!
7) Ci sarà un non meglio precisato aumento del numero di bambini per sezione, motivato dal fatto che tanto i bambini di questa età si ammalano spesso (!?!)
Non abbiamo avuto nessuna risposta circa la riduzione delle ore di compresenza (che ora sono 4/5).
La sensazione è che non ci sia nessuna volontà di ascolto e di confronto con i genitori e con i lavoratori dei servizi all’infanzia.
Secondo la Moioli i genitori sono strumentalizzati e sono arrabbiati con lei perchè “lei lavora bene”
Lettera della Diocesi di Milano agli studenti stranieri per invitarli a iscriversi all’IRC.
Pubblicato da Marcella De Carli
E’ con un sconcerto e profondo fastidio che pubblico questa lettera della curia milanese tradotta in sei lingue che consiglia ai ragazzi di seguire la lezione di fede cattolica per integrarsi meglio….
PER TE CHE VIENI DA UN PAESE STRANIERO
CIAO! Benvenuta, benvenuto in Italia e nella nostra scuola italiana,
Forse sei un po’ a disagio in Italia, non conosci le persone, la lingua o non capisci alcuni atteggiamenti o modi di vivere, ma vedrai che ti troverai bene. Noi italiani, si dice, siamo brava gente,come tutti abbiamo i nostri difetti.Ci piacerebbe che tu ti sentissi a casa. Ora questa è la tua casa. Per stare bene è bello conoscere le persone , la loro storia , la loro cultura , le tradizioni , la religione. L’Italia è un Paese che ha una storia che viene da lontano. Stando qui la imparerai anche tu, come quando noi andiamo al tuo Paese. La nostra storia è stata profondamente segnata, da quasi 2000 anni, dalla religione cristiana cattolica: ti basti pensare alle molte chiese che vedi dappertutto, a monumenti come il Duomo di Milano o S. Pietro a Roma, ai quadri di artisti famosi con scene della Bibbia, della vita di Gesù e di sua madre Maria, di Santi come Francesco d’Assisi o Giovanni Bosco o padre Pio; se leggi qualche giornale o accendi la TV senti spesso parlare o discutere di Papa, Vescovi, preti, di incontri religiosi per ragazzi o di quelli con capi di altre Religioni o di altre Chiese cristiane. Sì, perché anche in Italia non ci sono solo i cristiani cattolici, ma cristiani di altre confessioni: ortodossi, luterani, valdesi, evangelici. Ci sono anche persone che seguono altre religioni: ebrei, musulmani, buddisti, hindù, e così via, ognuno con la sua storia e i suoi testi sacri, le sue tradizioni e le sue feste. Nella scuola italiana c’è una disciplina, un sapere scolastico, chiamato “Insegnamento della religione cattolica” (o IRC): esso può aiutarti proprio a conoscere soprattutto questa religione, la Bibbia, il pensiero e la storia della Chiesa, ma anche altre religioni. Se tu ritieni giusto e utile parteciparvi lo puoi fare e sarai ben accolto. Non sei obbligato, tanto meno a diventare cristiano! Si tratta infatti di un corso che vuol arricchire le tue conoscenze e portarti a comprendere sempre meglio la tua religione personale e quella del Paese che ti accoglie. Questo corso può aiutarti anche ad affrontare tanti problemi tuoi e del mondo: il mistero della vita e la morte, guerra e pace, amicizia e amore, razzismo e tolleranza, persona e comunità, libertà e leggi.Sono certo che tante volte ti sarai chiesto: ” Da dove vengo io e gli altri? Perché sono nato? Come sarà il mio futuro? Come mai alcune persone cercano il dialogo e l’incontro e altre vogliono la divisione e la discordia? Perché ci sono delle persone buone e altre egoiste ? Che senso ha la mia vita? Che posto avrò nel modo? Che io ci sia o non ci sia, cambia il futuro dell’umanità? Quanto vale una persona? Quanto valgo io ? “. Queste sono domande che tutti si pongono, se trovi la risposta a queste domande la tua vita diventa una vita bella, buona e piena di serenità. Con l’Insegnante di Religione puoi discutere dei problemi che riguardano la tua crescita e scoprire che proprio tutta la cultura e quindi anche quella religiosa , è un valido aiuto per cercare le risposta alle necessità della vita quotidiana. Anche quando non hai voglia di studiare è bello sapere che tutti i professori e quindi anche quello di Religione sono lì per aiutarti. Di tutto ciò puoi parlare con i tuoi genitori, con i compagni di scuola, con qualche insegnante, in particolare con l’insegnante di religione della tua scuola.
Ti aspetto, con amicizia
L’insegnante di religione
Il Comune di Milano assume 46 insegnanti di religione alle scuole dell’infanzia
Pubblicato da Marcella De Carli
Ma non ha i soldi per assumere il personale o per pagare le supplenti! E quando mancano educatrici i bambini vengono divisi nelle altre sezioni! E hanno ridotto di un terzo i commessi! E ci vogliono propinare orari assurdi per risparmiare!!!!!
La strada che porta a te….basta con l’ora di religione!
Pubblicato da Marcella De Carli
Voglio raccontare la mia esperienza così parlo di qualcosa di concreto, sperando che chi dice che tanto al più l’ora di religione è innocua si faccia un’idea.
Sono insegnante titolare in una scuola dell’infanzia statale e, all’epoca dei fatti, la mia classe era composta da bambini di 3 e 4 anni. Mi era stata assegnata come collega di religione una ragazza alla sua prima esperienza coi piccoli, una persona dai buoni propositi ma dalla scarsa formazione. Avendo una sezione un po’ particolare, con alcuni bambini che mostravano difficoltà nella relazione, ed essendo ancora in pieno inserimento dei più piccoli, mi sono offerta di stare in classe con lei durante le lezioni, almeno nel primo periodo. Avevo in più un unico bambino esonerato e il caso vuole fosse anche l’unico disabile (certificato) della mia sezione. Ma essendo il bambino in questione testimone di Geova, e temendo quindi la collega che la famiglia potesse non vedere di buon occhio l’incontro tra i due, le ho proposto di lasciare perdere la religione per un po’ e di dedicarsi solo, in mia presenza, alla conoscenza dei bambini. Ma alla collega non piaceva l’idea, così si è ritrovata da sola con i miei bambini e, in buona fede (eheheh) li ha messi in cerchio e ha tenuto loro una bella lezione sulle buone e le cattive azioni, insomma, una bella lezione di morale piovuta dal cielo a bambini di 3 e 4 anni!
Li ho ritrovati molto agitati e nei giorni a venire molti genitori si sono lamentati.
La mia giovane collega ha provato a capire, ma credo che davvero senza una buona formazione pedagogica per alcune persone sia difficile. Poi lei è proprio una ragazza carina, dolce, ma ai tempi assolutamente sprovvista di strumenti.
Dopo la lezione di morale, gli altri incontri sono stati rivolti alla coloritura di schede raffiguranti buone azioni (il bambino che aiuta l’amico che si è fatto male, quello che offre il suo panino…) e cattive azioni (un bambino che picchia il compagno, un altro che rompe un oggetto….). Alla fine è stato fatto un bel cartellone con dipinta una strada che si biforca: a sinistra incollate le cattive azioni, a destra quelle buone e in fondo a questa strada….un Gesù a braccia aperte! Titolo del cartellone: “la strada che porta a te”