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Berlusconi e le belle ragazze
Pubblicato da Marcella De Carli
Le parole di Berlusconi mi hanno lasciata a dir poco sconvolta. Mi sento così triste nel pensare che esista ancora qualcuno al mondo che per commentare un orribile stupro possa anche solo pensare una cosa del genere, ma che lo verbalizzi poi…e che lo dica da Presidente del Consiglio…non so…non vedo davvero più il fondo….
«Anche in uno Stato il più militarizzato e poliziesco possibile, una cosa del genere può sempre capitare - ha detto il premier - . Non è che si può pensare di mettere in campo una forza tale, dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze, credo che non ce la faremo mai» ha aggiunto.
“Il mio era un complimento alle ragazze italiane che sono alcuni milioni, io penso che in ogni occasione serva sempre il senso della leggerezza e dell’umorismo”.
Stuprate e offese
di Lidia Ravera
Pare che, alla maggioranza degli italiani, Berlusconi risulti simpatico soprattutto per la sua verve veteromaschilista: mentre calpesta, con metodo, la dignità delle donne, libera, con l’esempio, da qualsiasi senso di colpa o inadeguatezza, da qualsiasi censura o vergogna, ogni maschietto di bassa statura (morale e culturale, ma, già che c’è, anche fisica) in vena di pacche sul culo e commenti sporcaccioni sulle femmine (con particolare accanimento verso quelle che non li prendono in considerazione). Non c’è signora che non abbia subito i suoi commenti, o perché bella e giovane o perché non abbastanza bella e non più giovane.
Ci siamo sforzati di buttarla a ridere, ma adesso non ne abbiamo più voglia: gli agguati a scopo di violenza sono in crescita, incominciamo ad avere davvero paura e Berlusconi, nel commentare la proposta, demagogica, di usare l’esercito per scoraggiare le aggressioni, ha detto: «Dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle donne in Italia».
Difficile buttarla a ridere, anche se a chiedercelo è il Presidente del Consiglio. Anzi, proprio perché è Lui a chiedercelo: una battutaccia detta da un Presidente è più pericolosa della stessa battutaccia detta da un pirla qualsiasi. Fine della ricreazione, quindi, che Berlusconi taccia e si scusi. Credeva, il simpaticone, di fare un complimento alle vittime? Voleva invitarle a considerare lo stupro come un omaggio estremo alla loro avvenenza (un militare per ogni bella, le brutte chi se le stupra)?
O, magari, giustificare gli aggressori, sistemandoli nella grande famiglia dei maschietti a cui le belle ragazze danno un po’ alla testa: un’allegra banda di sociopatici di cui, almeno a parole, sembra far parte anche lui. Il Capo del Governo di questo Paese.
Sabina Guzzanti alias Berlusconi
Pubblicato da Marcella De Carli
più light delle ultime uscite, più pungente…